La paura degli alberi

La parola foresta significa fuori dalla città, quindi è ovvio che per l’uomo moderno il bosco sia luogo oscuro e ricco di pericoli, ogni fiaba, racconto e storia dona al bosco l’aspetto oscuro e misterioso abitato da creature bizzarre e pericolose come orchi, streghe folletti.

In effetti questo ha un storia ed un perché, noi uomini ci siamo evoluti nelle savane aperte dove la vista spazia fino all’orizzonte le nostre tribù correvano compatte nelle distese di erba alta e la sera si radunavano intorno al fuoco. La foresta era ed è una risorsa ma i suoi anfratti nascondevano feroci predatori che facilmente oggi possiamo immaginare nascosti nell’oscurità mentre ci osservano con gli occhi che brillano al chiarore della luce lunare. Così siamo scesi dagli alberi per percorrere le grandi pianure ma abbiamo sempre mantenuto il contatto culturale con gli alberi .Le popolazioni del Nord Europa hanno tramandato una vera e propria cultura religiosa per gli alberi a differenza delle popolazioni latine che proprio a partire dall’impero romano distrussero le foreste per soggiogare moralmente le civiltà che traevano dalle foreste sacre forza spirituale e protezione, era infatti in queste foreste che le truppe romane cadevano preda di agguati improvvisi e a causa della presenza degli spazi ristretti realizzati dagli alberi e rendendo poco efficaci gli schemi bellici delle legioni.

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