Power Line

Il braccio da 40 m della gru mi passa sopra la testa, con attaccato una branca da 35 quintali. Il cielo è nuvoloso e sembra venga a piovere da un momento all’altro. I rami sono appoggiati nel campo, dove la vecchia quercia bianca ha vigilato per anni sullo scorrere del tempo, l’erba del campo è grassa e soffice e cresce su un terreno morbido e scuro, dove finisce, il campo inizia il bosco che esplode di colori autunnali in pieno contrasto con il cielo grigio del novembre del New Jersey. Continua a leggere Power Line

La paura degli alberi

La parola foresta significa fuori dalla città, quindi è ovvio che per l’uomo moderno il bosco sia luogo oscuro e ricco di pericoli, ogni fiaba, racconto e storia dona al bosco l’aspetto oscuro e misterioso abitato da creature bizzarre e pericolose come orchi, streghe folletti.
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Davvero pensate che gli alberi desiderino essere abbracciati?

La foresta è l’opposto della civiltà è il luogo, dove l’uomo non abita non vive e dove non ha mai vissuto è l’esatto contrario della città. A metà strada tra la foresta e la città vi sono i boschi. I boschi sono allevamenti. Di foreste vere, primarie, in Italia vi è rimasto ben poco, vi sono però boschi antichi, in altre parole coltivazioni di alberi abbandonate da quasi un secolo o più dove gli alberi hanno ripreso i loro spazi e le loro proporzioni, proprio grazie al fatto che l’uomo si è dimenticato di loro.
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Prime luci

Ci sono delle mattine della mia vita in cui quando esco ed è ancora buio per arrivare all’alba sotto un albero lo guardo e sono già li che stringo le corde per tirarmi su le mani mi fanno male i muscoli mi bruciano perchè fa freddo, comicio a tagliare ed i rami mi cadono addosso e vorrei imprecare.
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